Italia, 15 novembre 2008
Perchè sono Padre? - (il sasso ed il fiore)
sezione testi - dalla rubrica scritti/lettere di paternita.info

La verità è cosa dura, sebbene per chi ne apprezza il valore e significato di crescita e speranza sia fondamentale.
E' difficile esserne degni, a volte è difficile anche solo riuscire ad osservarla, riconoscerla, almeno per me..

A mia figlia insegno a ragionare con la sua testa, insegno l'indipendenza, ma insieme dono anche quelle che sono le mie verità, è un rischio ("il rischio educativo", Giussani) perchè potrebbero essere sbagliate.. ma ad ogni modo sono e saranno pur sempre uno scoglio solido dal quale ella potrà partire (e sul quale contare, non è poco) per arrivare alle sue verità che, sono certo, cercherà con serietà e mi auguro anche serenità.

Le libertà di pensare e scegliere "da sole" non bastano perchè sono per l'essere umano una ricerca senza punto di partenza che porta ad una strada senza punto di arrivo..

Se siamo certi che la conoscenza è infinità e la verità mai osservabile nella sua completezza allora qualsiasi percorso o vita che pensa raggiungerli sarà un fallimento, una tristezza; se invece partiamo dallo scoglio (per esempio quello del padre) per arrivare ad uno proprio è cosa più umana, felice, per quanto appunto limitata possa sembrare vista dal grande occhio del Cosmo o di Dio per chi crede.

Scrivo nello psicobolario alla voce Genitori: "sono le due persone che di solito agiscono l’imprinting iniziale nel figlio. Nella società odierna rappresentano per i primi 2-3 anni la totalità dell’ ambiente d’influenza circostante al bambino e di solito fino ai 15-20 ne rappresentano comunque la gran parte. Da qui si intuisce come possano sostanzialmente influenzare la natura, sana o insana, pacifica o violenta, buona o malvagia, del figlio, un futuro di inferno o di paradiso. L’imprinting avviene comunque, anche qualora i genitori si rifiutino (come sostenevano alcune ideologie del ’68) di educare, il cervello del figlio prenderà una forma ben precisa. Di solito in questi casi prevale il caos e le persone abbandonate a tale stato da grandi faranno una grossa fatica a trovare una propria identità ed equilibrio personale"

Forse scrivo tutto questo solo perchè dai miei genitori sono sempre stato lasciato al vento come un bellissimo fiore.. e finchè si gode la brezza è bello.. ma quando più da grande devi metter radici non lo puoi fare, allora non so se un giorno potrò mai diventar sasso che il vento lo sente anche lui ed il fiore lo puoi disegnar sopra con i gessi.. ma che sa anche stare fermo se serve, se vuole.. per me trasformarmi da fiore a sasso è durissimo e soffro come un cane tante volte, sono sicuro che se avessi avuto un padre presente questo passaggio sarebbe stato più naturale e più gioioso ma se soffro così tanto è proprio perchè voglio spezzare questa "non-catena fatta di anelli mancanti" ed offrire a mia figlia un futuro diverso perchè possa sempre voltarsi quando vuole e vedere con chiarezza da dove è venuta senza sentirsi mai alle spalle quel vuoto spaventoso e buio come il più profondo dei crepacci.