un racconto di Fabio Barzagli, Paternita.info

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capitolo 1 (il mondo femminilizzato)



C'era una volta in una lontana galassia un pianeta chiamato XereX. Una parte del pianeta era completamente verde, l'altra era avvolta da una grande muraglia grigia all'interno della quale si potevano osservare numerose città abitate da esseri umani civilizzati.


Elsaf come tutte le altre città era strutturata sul matriarcato. Dentro Elsaf viveva Zed, un giovane ragazzo di 15 anni che come tutti i ragazzi maschi era stato cresciuto dalla sola madre, famiglia e scuola infatti erano gestite dalle donne che gradualmente avevano occupato anche tutte le altre cariche organizzative e dirigenziali di Elsaf.

Nei decenni precedenti c'erano state due terribili guerre globali che avevano sterminato buona parte della popolazione, in particolare quella maschile, coinvolta in prima linea nei conflitti, fu decimata e la rimanente ridotta in grave stato di disagio psicofisico. Interi alberi genealogici distrutti, avere un nonno era impossibile, raro avere un padre ancora integro.

In quel contesto le donne presero il sopravvento decidendo di ricostruire il paese secondo nuove regole dove loro sarebbero state a capo per legge, parole come superiorità genetica, regolamenti di genere, discriminazione positiva, casta cromosomica, erano all'ordine del giorno.

Le femmine venivano cresciute ed educate per svolgere poi funzioni intellettualmente elevate e diventare dirigenti, supervisori, educatrici, tutto era incentrato intorno a loro, i fallimenti scolastici durante l'iter di apprendimento erano sotto lo 0.5%. Gli uomini invece venivano per lo più avviati direttamente al lavoro e nel caso di studi i pochissimi che riuscivano a completarli potevano al massimo ambire al ruolo di collaboratore domestico, di segretario di direzione o sottocollaboratore di educatrice.

La cultura di Elsaf voleva dunque che i maschi fossero allevati per diventare lavoratori nell'industria estrattiva, produttiva, edile; autisti ed operai, soldati nelle soventi guerre tra città scatenate da dirigenti vendicative ed invidiose dei possedimenti altrui. La totalità delle morti sul lavoro e nei luoghi di conflitto, si capisce, era maschile.

I maschi erano una fondamentale risorsa: l'industria si basava sulla loro capacità ed era importante compito delle educatrici provvedere a far si che costoro non si rendessero consapevoli.. della loro importanza. Per questo furono creati gli educampi.

Gli educampi erano dei luoghi dove sin da piccoli i maschi venivano plasmati all'obbedienza verso le donne, qualsiasi donna, anche la più piccola non poteva essere contraddetta. Una volta un uomo osò rispondere di no ad una bambina di 3 anni che voleva un anello che l'uomo indossava. L'uomo fu subito allontanato nel Tirac più vicino. I Tirac erano detti quartieri fantasma, perché vi abitavano le persone emarginate dalla società. Il 95% erano uomini, c'era anche qualche donna che si era ribellata al sistema. Nei Tirac veniva fornito il minimo indispensabile per sopravvivere. Non si poteva uscire da un Tirac se non attraverso terribili procedure di rieducazione che raramente avevano successo. Il tasso di suicidio era del 70% annuale. La pena di morte era stata abolita, se si eccettua i reati di violenza sessuale che venivano processati per direttissima da appositi tribunali secondo il principio della presunzione di colpa e della clemenza della donna.

Negli educampi gli uomini venivano convinti della loro debolezza morale, inferiorità psichica e soprattutto sulla loro pericolosità fisica-ormonale, era insegnato fin da piccoli che l'uomo se non costantemente controllato, condizionato e chimicamente curato diventava un violento e mostruoso carnefice.

Per la sicurezza dei cittadini era necessario prelevare impronte digitali ai neonati maschi e c'erano molte regole di controllo sociale come ad esempio il divieto di lasciare un maschio adulto da solo in compagnia di un bambino o bambina piccoli.

Sempre per motivi di sicurezza era vietato uscire dalle mura in quanto al di la vivevano pericolose popolazioni di selvaggi che a contatto con la wilderness, la natura incontaminata, avevano perso il controllo della popolazione maschile ed il degenero della violenza aveva portato al cannibalismo ed alla schiavitù.



La paternità ed il suo esercizio erano stati dichiarati illegali insieme ai rapporti sessuali, le madri, che procreavano essenzialmente tramite inseminazione artificiale, erano a tutti gli effetti legali rappresentanti di figli e figlie sino al 35° anno di età.

Il voto era regolato da quote di cavalleria dove se l'elettorato femminile aveva libera scelta tra tutta la popolazione quello maschile doveva ricadere per obbligo su candidate del gentil sesso.

C'erano tre ministeri: il ministero delle opportunità femminili, il ministero della tutela degli animali domestici, il ministero dell'ideologia.

Gli uomini dunque erano esclusi dalla partecipazione sociale, senza diritti alla salute, alla consapevolezza, ed allo sviluppo umano. La discriminazione faceva oramai parte della cultura, era nella politica, nei tribunali, nelle consuetudini, automatismi, pensieri e ideologie. Loro non si accorgevano di essere discriminati, d'altronde come potevano riconoscere di essere oppressi se non conoscevano la libertà?

L'oppressione sociale però era elevatissima anche tra le donne.
Tra loro i suicidi erano molto elevati ma a differenza degli uomini non si poteva dire, per non creare allarme sociale e soprattutto non mettere dubbi agli uomini riguardo alla felicità ed alla certezza della superiorità femminile. Quando accadeva pertanto si diceva che tale donna si era trasferita in altro quartiere o città.

Idem per le depressioni, circa il 90% delle donne ne soffriva, in particolare apatia, tanto che ogni giorno dovevano frequentare corsi di psicologia comportamentale durante i quali delle personal trainer insegnavano loro a sorridere sempre, simulare serenità e sicurezza, mascherare i problemi.

Zed era uno dei tanti ragazzi che lavorava nelle cave vicino le mura di ovest.. in quel punto i lavori e le frane avevano danneggiato fortemente la cinta muraria.

Un giorno, passati alcuni anni (ne aveva ora 25) ci fu un crollo e si aprì un piccolissimo varco tra le mura. Zed per accertarsi del danno passò attraverso il buco e si ritrovò al di fuori.



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